Pat Metheny: MoonDial

MoonDial, l'album appena pubblicato alla vigilia del settantesimo compleanno di Pat Metheny, è un altro lavoro realizzato in solitudine, come il precedente Dream Box uscito un anno fa, ma a differenza di quello è stato registrato senza fare ricorso a sovraincisioni, e utilizzando solamente una chitarra baritono. Questo fatto lo collega direttamente ai precedenti lavori solistici One Quiet Night del 2003 e What's It All About del 2011, per i quali aveva utilizzato uno strumento costruito appositamente per lui dalla liutaia canadese Linda Manzer, a conclusione di un trittico ideale dedicato alla chitarra baritono.

Lo strumento usato su MoonDial è peró diverso: il chitarrista aveva commissionato alla Manzer una chitarra baritono con le corde di nylon anziché le consuete corde in acciaio. La richiesta era stata soddisfatta, ma non era stato possibile trovare corde che si potessero adattare alla particolare accordatura utilizzata dal chitarrista (una quarta o quinta sotto, con le due corde centrali innalzate di un'ottava) senza rompersi o senza suonare come un banjo.

Finalmente, proprio alla vigilia del tour mondiale in solo intrapreso lo scorso anno in seguito alla pubblicazione di Dream Box, Metheny è riuscito a trovare un set di corde di nylon con la giusta tensione, realizzato da una ditta Argentina, e ha potuto così sperimentare lo strumento durante il tour, provando nuovi brani durante le pause dai concerti e introducendoli progressivamente nella scaletta delle serate; prima solo uno, poi due, per finire con uno spazio di 20-25 minuti dedicato completamente alla nuova chitarra baritono. Al termine della prima parte del tour, nella pausa invernale, il chitarrista si è precipitato nel suo studio personale per catturare le esperienze fatte sul nuovo strumento mentre erano ancora fresche, scegliendo tra i numerosi brani provati durante il tour. Fissato il repertorio, costituito da brani nuovi scritti appositamente, rivisitazioni di vecchie composizioni originali e altre canzoni di altri compositori tra i preferiti di Metheny, tra i quali un omaggio a Chick Corea, il disco è stato registrato nel corso di alcune sedute notturne.

L'atmosfera generale dell'album riflette le circostanze della sua genesi, durante le notti solitarie che il chitarrista ha trascorso sullo strumento, prima per prendere confidenza col nuovo timbro, poi per far nascere le nuove composizioni (ma anche riadattarne alcune vecchie) che ne sfruttassero al meglio le caratteristiche sonore, e infine per fissare su disco il risultato finale. Lo stesso Metheny avverte che l'album è fatto per un ascolto dal tramonto all'alba, rivolto a chi cerca musica per riempire le ore notturne, ed è quindi prevalentemente intimista e crepuscolare, come la maggior parte della produzione solitaria del chitarrista (citata in precedenza). Questo si rispecchia nella scelta degli standard ("Everything Happens to Me" in medley con "Somewhere," "My Love and I," "Angel Eyes"), degli omaggi ad altri artisti ("Here, There and Everywhere" dei Beatles, "You're Everything" di Chick Corea, incisa con i Return to Forever), ma anche dei propri brani rivisitati ("Falcon Love," rielaborazione di temi dalla colonna sonora di The Falcon and the Snowman incisa col Pat Metheny Group, e "This Belongs to You" dal repertorio della Unity Band). Oltre naturalmente ai brani originali, come la title track posta in apertura del disco e ripresa brevemente in chiusura, "La Crosse" e "We Can't See It but It's There." La sola "Shoga" si distacca, eseguita in strumming anziché in fingerstyle come gli altri brani, pur mantenendo una melodia ben spiccata, come da sempre caratteristica tipica di Metheny.

Alla soglia dei 70 anni, ma sempre con l'aspetto dell'eterno ragazzone americano, Metheny realizza un'altra prova maiuscola, frutto di una maturità che è andata sempre più affinandosi col tempo, dimostrandosi ancora una volta uno dei chitarristi piú importanti e influenti dell'ultimo mezzo secolo, grande musicista sia come compositore che come improvvisatore. Chi ama in particolare la sua dimensione in solo non dovrebbe lasciarsi sfuggire questa uscita, così come l'imminente tour europeo che lo porterá anche dalle nostre parti. Ma naturalmente il suggerimento è rivolto a tutti gli amanti della musica, senza distinzioni.

Album della settimana.

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