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Steve Swell, Matthew Shipp: Space Cube Jazz
ByTurgori peraltro sempre calibrati fuoriescono dalla campana del trombone, così come il pianoforte si mette in riga sotto di esso (in senso ovviamente metaforico, perché di fatto il regista di tutta l'operazione è lui, Matthew Shipp, anche proprio per un fatto di palinsesto, quasi fisiologico). E a Steve Swell non deve sembrar vero di poter agire sopra fondali tanto solidi, rigorosamente tesi alla forma fuoriuscente dal totale, con momenti (quelli squisitamente pianistici, intendiamo) in cui tutto torna e si riassume unicamente nel percuotere a volte sfiorarequegli ottantotto tasti un po' bianchi e un po' neri.
Accade così che un disco per forza di cose prevedibilmente piuttosto monolitico sotto il profilo timbrico sappia vincere la sfida grazie a quello dinamico, nella solidità nonché nella totale complementarietàdei (presunti) duellanti. Che si sfidano a loro volta, ma senza alcun vezzo da prime donne, senza voler prevalere l'uno sull'altro (tanto le differenze, ovviamente non qualitative, sono talmente evidenti...), ma uno di fianco all'altro. Come in una franca chiacchierata fra amici.
Track Listing
Flashes; Electric Tip; Ice and Water; Firmament; Space Warp; Space Cube Jazz; The Dumb Abyss; Stairways; By and By; Dark Matter; String Theory; Space Hammer.
Personnel
Steve Swell
tromboneMatthew Shipp
pianoAlbum information
Title: Space Cube Jazz | Year Released: 2024 | Record Label: Rogue Art