Ivo Perelman Quartet: Water Music

Un free piuttosto spinto apre questo CD inciso ormai due anni or sono (novembre 2022) da un quartetto coi controfiocchi, in grado di cacciarsi a capofitto nella tenaglia dell'improvvisazione senza rete con la quasi certezza di venirne fuori brillantemente. E' quanto gli otto brani su cui la sfida si sdipana ci confermano a chiare lettere, con l'iperpresenzialismo tante volte dimostrato da Ivo Perelman (nel singolo album ma anche con l'elefantiaca, scriteriata produzione di qualche anno fa) che sa farsi invece da parte ove necessario, dando gas ai compagni di cordata, che si rivelano in grado in ogni frangente di cogliere più che degnamente l'opportunità (ma c'era da dubitarne?).

I brani variano parecchio in quanto a durata (si passa dal minuto e quarantatré secondi di "Human Intuition" ai quasi dieci del conclusivo "Flow," anche se i tempi indicati in copertina non sono sempre corretti) ma l'impulso è sempre il medesimo, certo ora con un maggior fuoco dentro e altrove, invece, con maggior ponderatezza e riflessività, ma la linea estetica è sempre la stessa: si gioca attorno a una libertà tanto più preziosa quanto meglio la si riesce a gestire e amministrare. Ciò che in questo disco di musica che il titolo vorrebbe liquida, acquatica, e invece è spesso estremamente corporea, fisica, accade regolarmente.

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